di Cristina La Marca
La digitalizzazione è la più innovativa delle trasformazioni
che siano state applicate al mezzo televisivo fino ad oggi e porta con sé tutta
una serie di ipotesi che, se realizzate anche parzialmente, renderanno il
nostro televisore domestico un mezzo completamente diverso da quello attuale.
Definizione di nuovi modelli di palinsesto, nuovi generi, sviluppo dell’interattività con l’utenza, fruizione dei contenuti con modalità
di tipo ipertestuale, ibridazione con il Web e libera scelta accordata agli
utenti di qual piattaforma utilizzare nel corso del proprio tempo libero
dedicato al mezzo televisivo:sono queste le linee di sviluppo della nuova
televisione verso la mutazione in artefatto auto-identitario, sempre più
emancipato dalle iniziative dei broadcaster e, invece, continuamente soggetto
alle scelte, ai bisogni e alle ambizioni che l’utente vi trasferisce
all’interno.
A ciò si aggiunga che la via della personalizzazione spinta
dell’ apparecchio televisivo, senza ancora considerare il capitolo della
fruizione dei contenuti, passa per piena legittimazione della TV da schermo a
monitor.
Con questo si sottolinea la
promozione del televisore da semplice terminale di visualizzazione a
parte integrante (assieme ai dispositivi di controllo remoto) di un’interfaccia
tecnico-culturale in evoluzione verso la sintesi tra le caratteristiche
distintive tradizionali (universalità d’accesso e semplicità d’utilizzo) e la
propensione a costituirsi nell’uso come nuovo hub multimediale dove va in scena
il consumo mediale individuale e collettivo.
La digitalizzazione ha infatti accelerato la legittimazione
dell’apparecchio televisivo al centro di un hub multimediale, essendo il
depositario per eccellenza della visione domestica corale dei contenuti
dall’origine più varia (Dvd, videogame, Web). Anche questa tendenza ha
ovviamente origine precedente alla digitalizzazione: già con la diffusione dei
videoregistratori a cassetta VHS i telespettatori si sono facilmente abituati a
interrompere a piacimento i contenuti in onda per decidere cosa fruire.