venerdì 19 ottobre 2012

Mai sentito parlare di "intermedialità"?

di Cristina La Marca


Quando nella progettazione di un prodotto televisivo si decide di annettere alle strategie di intrattenimento l'utilizzo di diverse forme e mezzi di comunicazione con lo scopo di introdurre meccanismi di risposta e partecipazione da parte del pubblico allora si sta ricorrendo molto probabilmente ad una strategia che va sotto il nome di intermedialità.


Nell'epoca della convergenza digitale e con l'aumento di velocità e integrazione dei diversi mezzi l'intermedialità è diventata facile e quasi scontata: proporre qualcosa di innovativo per stimolare la partecipazione del pubblico e renderla parte della conduzione del prodotto richiede davvero talento e intuito. Lo sforzo si concentra sulla "componibilità" ovvero su come si collegano i diversi media alla fruizione del contenuto. Se infatti nella convergenza di tecnologie i mezzi si avvicinano e si sovrappongono, nell’intermedialità i diversi media rimangono distinti, conservando le proprie caratteristiche.

Aumentare il grado di interattività resta la strategia più idonea alla valorizzazione commerciale dell’integrazione dei mezzi di comunicazione: sulla sua strada, l’ottimizzazione delle possibili sinergie comunicative tra media differenti passa per i diversi gradi della intermedialità, lungo i due poli dell'affiancamento di media distinti e della sovrapposizione degli stessi nella qualità, quantità e tempistica del flusso di contenuti offerti.

L’intermedialità, dunque, può potenzialmente dar vita a prodotti innovativi poiché sfrutta la sinergia tra mezzi diversi lasciando intatte le caratteristiche di ognuno ma utilizzandole, nello stesso tempo, a vantaggio degli altri. Convergenza tecnologica e intermedialità, quindi, sono aspetti complementari di uno stesso fenomeno che attualmente interessa e coinvolge l’intero assetto del sistema delle comunicazioni di massa.

Si potrà parlare di reale convergenza multimediale – una convergenza cioè che influisca sensibilmente sul consumo di contenuti mediatici – soltanto quando sarà possibile realizzare contenuti che si adattino compiutamente a ogni medium e siano fruiti differentemente a seconda della piattaforma utilizzata.